Formazione vespai ventilati coibentati.

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I vespai ventilati sono delle camere d'aria ricavate nelle costruzioni per rendere più vivibili le condizioni all'interno delle stesse. Uno dei problemi principali che presenta un'abitazione è spesso legato all'umidità proveniente dal suolo e alla conseguente formazione di muffa nei locali interni.

Questo avviene perché nella maggior parte dei casi viene a mancare una buona areazione degli ambienti. La creazione di vespai è, seppur in forma molto rudimentale, risalente all'epoca dei romani (come testimoniano i ritrovamenti negli scavi archeologici), che erano soliti inserire delle anfore negli spazi vuoti che si trovavano sotto le costruzioni.

La scelta di utilizzare dei vespai ventilati coibentati è piuttosto recente, perché fino agli anni '70, il rimedio contro l'umidità di risalita era costituito dalle strutture gattaiolate, che consistevano in camere ventilate ricavate appoggiando dei tavelloni su muretti a distanza ravvicinata; su questi muretti venivano aperte delle fessure, chiamate gattaiole (da cui l'origine del nome).

Infine, sopra le strutture, venivano poste delle cappe in cemento armato. Questo sistema serviva quindi per permettere l'aerazione dell'ambiente, grazie anche all'utilizzo di prese d'aria esterne.

I vespai costituiscono oggi un ottimo e pratico rimedio per la ventilazione e l'isolamento di un'abitazione; di solito lo strato di inerti più piccoli viene sostituito con un materiale coibentante, come il sughero, o più precisamente con dei granuli di sughero uniti a calce o cemento e acqua.
In questo modo, all'abitazione viene garantito isolamento termico, oltre che una buona copertura contro la risalita dell'umidità.
Una sottostante guaina antiradon prima della posa del vespaio completa l’opera per una realizzazione completa e a regola d’arte. In questo modo si eliminano i disperdimenti termici nel terreno, l'umidità condensata e la sensazione di "freddo" sul pavimento.
Nel caso del vespaio è possibile realizzare un buon isolamento, sostituendo l'ultimo strato di inerti più piccoli, con uno coibente

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